Pro Loco Sandrigo

La Nostra Storia

La storia della Festa
31 anni per continuare la tradizione

Nel 1987 grazie ad un’intuizione fortunata dell’allora Presidente della PRO LOCO Michele Benetazzo, si costituisce nella Sala del Consiglio Comunale di Sandrigo, la CONFRATERNITA DEL BACALA’ ALLA VICENTINA. Un sodalizio formato da cultori, gastronomi e personaggi noti che decidono di riunirsi per promuovere un piatto tipico che stava ormai scomparendo in Veneto.

Poco dopo nel 1989 la Pro Loco di Sandrigo con il Comune, i Commercianti locali ed alcune associazioni, decidono di festeggiare il “Bacalà” con una serie di iniziative atte a promuovere il piatto. Così il 30 settembre e 1° Ottobre di quell’anno arrivano i primi stoccafissi dalle Isole Lofoten per essere cucinati dai ristoranti del paese ed essere serviti al pubblico il sabato sera e la domenica a pranzo. Il sabato pomeriggio è stata organizzata la prima sfilata dei gruppi e della Confraternita e poi riproposta la domenica mattina con gli ospiti e le autorità. La prima edizione già aveva il sapore del successo, grazie anche alla presenza dell’Ambasciatore Norvegese che si è perfino commosso a veder sventolare le bandiere norvegesi e degli esportatori che hanno donato 5 quintali di stoccafisso per preparare la ricetta. Le presenze nei due giorni hanno toccato quota 10.000 ed il Bacalà preparato dai cuochi non è stato sufficiente ad esaudire tutte le richieste dei migliaia di visitatori. In molti si sono dovuti accontentare di una pastasciutta condita con il “tocio” del Bacalà. Allora una porzione di Bacalà con polenta valeva 7.000 lire, gli allestimenti erano molto semplici ed il programma si concludeva in due giornate.

La manifestazione, unica nel suo genere, grazie alla presenza dei norvegesi e della Confraternita del Bacalà vestita con le insegne caratteristiche, è stata da subito riproposta per l’anno successivo. Nei giornali dell’epoca è stato dato grandissimo risalto all’evento tanto che SANDRIGO era già stata definita LA PATRIA DEL BACALA’ ALLA VICENTINA. L’allora Sindaco di Vicenza Corazzin, presente alla cerimonia solenne della domenica, aveva detto scherzosamente nel suo discorso, che aveva sempre pensato che Sandrigo fosse in Provincia di Vicenza e invece, per quel che riguardava il Bacalà era Vicenza divenuta Provincia di Sandrigo.

In questi 32 anni la Festa del Bacalà di storia ne ha fatta tanta. Sono stati ospitati a Sandrigo Ministri, Presidenti di Regione, autorità di rilievo internazionali, tv e giornali di ogni genere.

Ogni anno il programma è stato arricchito con novità e specialità culinarie. Si sono rafforzati i rapporti con i norvegesi: grazie anche al Gemellaggio con l’Isola di Rost, alla presenza sempre più cospicua degli ospiti nordici e degli studenti che, ad anni alterni, vengono in visita nelle nostre zone.

La qualità negli anni è aumentata notevolmente offrendo prodotti sempre più vari ma di qualità e legati comunque al Bacalà che oggi viene riproposto anche nella versione veneziana del mantecato, come ripieno di sfiziose crocchette, come condimento per gli gnocchi, il risotto o i bigoli al torcio.

Il richiamo degli avventori e degli appassionati del piatto tipico che ritornano ogni anno a gustare il Bacalà ha fatto sì che il Festival sia uno dei più grossi ed importanti d’Italia. Nel 2018 si sono sfiorati i 10.000 kg di consumi, un record assoluto.

Nonostante il 2020 sia un anno particolare e pieno di difficoltà dovute alla pandemia globale, la Pro Sandrigo ha saputo rimettersi in gioco, rivoluzionando l’organizzazione e la gestione della manifestazione, per mantenere alto il nome della Festa. Nonostante i numeri ridottissimi e le nuove modalità di prenotazione siamo certi che la qualità e la voglia di fare non mancheranno.